Cos’è il documento unico di circolazione?

Avere la macchina comporta anche il possedere una serie di documenti amministrativi, come per esempio il libretto di circolazione, nonché il certificato di proprietà.
Ma dall’inizio del 2018, tutti questi documenti potrebbero essere riassunti in uno solo, che sarebbe il documento unico di circolazione.
Il documento unico di circolazione sarà la conseguenza di un’integrazione fra il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’avi, e le competenze della Motorizzazione Civile. Questo documento comporterà un certo risparmio per il cittadino: oltre al vantaggio di non dover più portare due distinti documenti con sé, sarà anche possibile risparmiare sulle pratiche di immatricolazione. Ogni automobilista pagherà 61 euro e non più 100 euro, un risparmio concreto di 39 euro.
Il nuovo documento automobilistico sarà il risultato della riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Marianna Madia, che farebbe confluire entrambi gli organismi nell’unica agenzia preso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Sicuramente si tratta di un buon risparmio, di 39 euro, e comunque di meno documenti da portare con sé quando ci si sposta.

Cosa comporta il documento unico di circolazione

Il nuovo documento unico di circolazione, quindi, comporta le seguenti novità:

  • l’eliminazione dei bolli e quindi del loro costo;
  • la riduzione della tariffa del Pubblico Registro Automobilistico, per iscrivere o per trascrivere il veicolo, il cui costo scende da 27 a 20 euro.

Questo documento comprenderà al suo interno la carta di circolazione ed anche il certificato di proprietà.
Quindi esso non solo identificherà la proprietà del veicolo, ma ne citerà anche tutte le caratteristiche, il tutto in un solo certificato anziché due come fino ad oggi.

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