Bollo delle auto storiche

Le auto storiche sono quella categoria di automobili che hanno un certo valore, in quanto appartengono al passato. Motivo di grande soddisfazione per chi le possieda, queste auto sono soggette ad esenzione del bollo o a pagamento del bollo ridotto.
Tuttavia la legge di stabilità 2015 del Governo Renzi ha cancellato l’esenzione dal bollo per le auto storiche di ‘età’ compresa fra i 20 ed i 29 anni, creando così un po’ di confusione in materia.
Questo ha portato all’incasso di circa 10 milioni di euro alle casse delle regioni ma anche ad alcuni problemi, perché alcune regioni continuavano a non far pagare il bollo auto ritenendo che si trattasse di una materia di loro competenza, non statale.
Vediamo quindi di vedere chiaro nella questione: quando le auto storiche devono pagare il bollo, e quando invece non debbano farlo.

Prima che venisse presentata la Legge di Stabilità chiunque fosse proprietario di un’auto con più di venti anni dalla prima immatricolazione non doveva pagare il bollo auto. Dopo la Legge in questione, invece, l’esenzione riguardava solo i veicoli che avessero più di trent’anni dalla prima immatricolazione, indipendentemente dal valore storico di questo mezzo. Alcune regioni, come la Lombardia, avevano autonomamente deciso di non far pagare il bollo alle macchine anche di soli vent’anni di età. La questione è finita fino in Corte di cassazione la quale ha deciso che ogni regione d’Italia deve far pagare il bollo, in ottemperanza alla Legge di Stabilità, per tutte le auto con meno di trent’anni dalla prima immatricolazione.

La disciplina odierna

Quindi oggi come oggi, se si è proprietari di un’auto che ha dai 20 ai 29 anni dalla prima immatricolazione, si è tenuti obbligatoriamente al pagamento del bollo auto, la tassa sulla proprietà. L’esenzione dal bollo auto, a livello nazionale e senza eccezioni, riguarda solo e solamente le automobili che hanno passato i trent’anni dalla prima immatricolazione. Le regioni non hanno più voce in capitolo.

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