Simulazione test assistenza giudiziari (cancellieri)

Cos’è l’assistente giudiziario

L’assistente giudiziario, chiamato anche cancelliere, è un funzionario pubblico dell’amministrazione giudiziaria. Il loro compito è di collaborazione con i giudici e di prestare assistenza tecnica, amministrativa, contabile, di occuparsi dell’aggiornamento degli atti e dei fascicoli giudiziari, nonché della loro conservazione.
Il lavoro di cancelliere è molto ambito, anche per il buon stipendio, che parte dai 1700 lordi circa al mese, per poi alzarsi sempre di più man mano che si progredisce di carriera.
Il cancelliere è quindi inserito nell’amministrazione pubblica, anche se lavora a fianco del magistratura ed è un dipendente del Ministero della Giustizia. Si tratta di un lavoro molto antico, e anche molto interessante. Il cancelliere ha anche altre competenze che sono per esempio l’iscrizione dei ruoli alla causa, il rilascio dei documenti prodotti, la formazione del fascicolo d’ufficio nell’ambito del processo civile, la pubblicazione della sentenza, e via dicendo. Solitamente i posti per cancelliere sono pochi numerosi, quindi la concorrenza è agguerrita. Per questo se ci si presenta al concorso vale la pena essere molto preparati e pronti al tipo di prova alla quale si verrà sottoposti.

Quali sono i requisiti per diventare cancelliere

Per diventare cancelliere è necessario avere una laurea in giurisprudenza, o in economia e commercio, o in scienze sociali. Oggi come oggi poi è molto utile conoscere bene almeno una lingua straniera, e non bisogna sottovalutare neppure gli strumenti informatici, che vengono molto richiesti nella pratica del lavoro di cancelliere (Windows).

Una volta superato il concorso, il neo cancelliere lavora per 36 ore a settimana. Può fare carriera nei tribunali, ma anche in procura, in Appello, o negli uffici dei giudici di pace. Solitamente si svolge una prova preselettiva con elementi di diritto pubblico e diritto amministrativo. A seguire, una prova scritta su elementi di diritto processuale civile e poi una prova scritta, a risposta multipla, sugli elementi di diritto processuale penale. Infine, la prova orale, sempre a tema elementi di diritto processuale civile, penale, ordinamento giudiziario, elementi di cancelleria, nozioni su diritto pubblico e sulla lingua straniera, nonché sulle abilità informatiche. Infine, vengono valutati i titoli.
Sapere come prepararsi correttamente per le prove d’accesso è fondamentale, in quanto la concorrenza sarà agguerrita. Soprattutto se non si hanno compiuti studi giuridici, è bene cercare di studiare il meglio possibile, accumulando preziosi consigli sul metodo di studio e facendo test online.

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È bene conoscere tutti i quesiti che potranno essere posti in sede dell’esame. Nel sito di Mininterno vengono presentati tutti gli argomenti che possono essere richiesti nell’ambito della prova selettiva a risposta multipla, per un totale di migliaia di quesiti.

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